1. Una fase di studio e di ricerca impostata sul tema Progetto architettonico e trasformazione della città.
Questo all’ inizio del lavoro universitario (1975)
La tesi culturale era la possibilità di articolare gli interventi progettuali nella città per aree-parti: di esse, l’analisi urbana definiva i caratteri tipo-morfologici, le qualità architettoniche e insediative assumibili come elementi significativi.
Ho sperimentato questa linea di costruzione del nuovo progetto a partire dai fatti urbani nella didattica e privilegiando concorsi di progettazione in cui il ruolo  dell’ area fosse fondamentale per un’ idea di piano più complessiva, dal concorso per Lutzowplatz a Berlino al concorso per Les Halles, al concorso per la stazione di Bologna, all’ area Lanerossi A Schio e poi via via al concorso per i Souks di Beirut o al recente concorso per il campus dei licei di Schio.

2.
La tipologia nella progettazione architettonica.
Questo indirizzo ha interessato lo studio tipologico nei suoi aspetti
- studio di carattere compositivo per la definizione di tipi architettonici;
- studio dei tipi architettonici come strumento di progettazione della città.
Questa fase di studio corrispondeva a un momento in cui è stata importante per me una ricerca di carattere fondativo, una forma e un metodo di lettura di opere attraverso il ridisegno e l’ interpretazione critica assumendo come ambito privilegiato alcune opere e sistemi compositivi di Le Corbusier, di Mies van der Rohe e di alcuni aspetti, non formali, figurativi o accademici di Louis Kahn ma riferibili piuttosto alla struttura dell’ opera e alla sua sezione.

3. Il tema della figurazione nel progetto di Architettura A partire dal 1986 al 1992, il lavoro di studio si concentra sulla significatività della “figura” nel progetto di architettura.
Si sviluppa in questi anni un intenso lavoro di collaborazione universitaria con Luciano Semerani nato dall’interesse per i temi di ricerca, di didattica e di promozione di attività culturali da lui proposte:
- Una riflessione sui “generi” dell’ architettura, sul tema dell’  “appropriatezza” del progetto rispetto al luogo;
- La ricerca intorno ad alcune categorie concettuali proprie del lavoro progettuale: composizione, decorazione, rivestimento,
costruzione, ecc.
Mi interessava in particolare il tema del “carattere” in architettura
- La ricerca viva sul luogo dell’ incontro, del piacere, del divertimento come riflessione sul tema dell’ architettura non monumentale, non aulica ma, discretamente, eloquente.
- Il lavoro didattico su alcune città: Venezia Berlino, Miami, Barcellona.

4. L’ architettura della città mediterranea
Si inseriscono in questo ambito i progetti di ricerca per le isole Tremiti, per i Souks di Beirut, per Pola, per Fusina.
Mi interessa di questo tema l’apertura in chiave di contaminazione dei linguaggi, della traduzione figurativa e in particolare il tema dell’ astrazione, il ricercare come la configurazione di un progetto  rimandi a un’ idea che a sua volta rimandi a un  concetto.

5. Il lavoro didattico
L’attività didattica è condotta, normalmente, in modo il più possibile coerente e  unitario con i temi di ricerca affrontati.      Molte tesi si sono sviluppate, accompagnate da mostre, sul tema del Mediterraneo elaborando progetti per Pola, Beirut, Cartagine, Barcellona e, ancora una volta, costituiscono un momento importante di approfondimento sui temi del ‘carattere’ e dell’appropriatezzza’.
Nei corsi di primo anno trovo indispensabile un’ attività ‘iniziatica’ concentrata sullo studio della “qualità dell’ abitare”.
Così pure nel laboratorio integrato della laurea specialistica “Architettura della città” penso che sia utile una riflessione sull’ abitazione come insieme di parti di architettura che contribuiscano a dare  forma alla città con un contributo di senso e di significato rappresentativo,di riconoscibilità e identità.

6.  L’attività progettuale
L’attività progettuale dello studio da me diretto costituisce prevalentemente la verifica degli studi e delle ricerche e privilegia, pertanto, i concorsi di progettazione e la ricerca progettuale.
Ovviamente, a lato, ci sono occasioni di lavoro in cui ho cercato di estendere, in parte, l’ attività progettuale in una dimensione più europea da un lato e  di affrontare alcune occasioni quali quelle legate alle attività espositive.

 
 
 
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